21.10 I Re
Ad Agilulfo, nel 615, successe Adaloaldo, poi Ariovaldo duca di Torino, quindi Rotari già duca di Brescia. A Rotari successero Rodoaldo, Ariberto duca d'Asti, Bertarido e Godeberto, Grimoaldo e Cuniberto, Liutperto, Ragimberto, Ariberto II, Ansprando e Liutprando. Fu Liutprando che decise di scacciare i Bizantini da tutta Italia e di conquistare anche Roma.
- E che farà l'imperatore d'Oriente?
- Ha ben altro da pensare! Gli si sono avventati contro gli Arabi, peggiori dei Barbari e dei Persiani.
- E il Papa?
- Ha chiesto aiuto ai Veneziani e a Carlo Martello, quello che vinse gli Arabi in Francia... Hai udito, hai udito? Liutprando marciava contro Roma, e a un tratto s'è sottomesso al Papa, ha deposto sulla tomba di San Pietro la sua corona, il manto, l'armatura e le armi, e ha donato alla Chiesa la conquistata città di Sutri.
Era il 728: aveva inizio il potere temporale dei papi. Sedici anni dopo, Liutprando moriva. Gli succedeva Rachi, duca del Friuli.
- I Longobardi hanno ancora assalito l'Esarcato greco di Romagna... Senti, senti! Anche Rachi s'è sottomesso al Papa, e s'è rinchiuso nel monastero di Montecassino!
- Ma ora è re Astolfo... Ha sloggiato i Bizantini non solo dall'Esarcato, ma anche dalla Pentapoli. Adesso si dirige su Roma. Il papa Stefano III, a piedi scalzi e in processione, seguito da tutto il popolo coperto di cenere, cerca d'impietosirlo. Ha spedito lo stesso Abate di Montecassino a supplicarlo. È andato lui stesso. Ha intromesso l'imperatore d'Oriente e il re dei Franchi. È partito per la Francia...
Le notizie si susseguivano sempre più emozionanti.
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