1. Dal solco quadrato
    1. Le leggende
    2. La fondazione di Roma
    3. Romolo
    4. Il dio Quirino
  2. I successori di Romolo
    1. Il Re sabino e la Ninfa Egeria
    2. Tullo Ostilio
    3. Anco Marzio
    4. Tarquinio Prisco
    5. Servio Tullio
    6. Tarquinio il Superbo
  3. I leggendari eroi di Roma
    1. Solo sul ponte
    2. Caio Muzio Scevola
    3. Anche una fanciulla
    4. La fine del Superbo
    5. Lotte intestine
    6. Le lividure sul dorso
    7. Un apologo che convince
    8. Sul Colle Sacro
    9. Madre e figlio
    10. Contadino e dittatore
  4. I Galli a Roma
    1. Gli adoratori delle querce sacre
    2. Ai Galli piaceva l'olio, ma preferivano il vino
    3. Segoveso e Belloveso
    4. La tracotanza del Brenno
    5. Un ambasciatore troppo irruente
    6. Marco Furio Camillo
    7. Sgomento a Roma
    8. La barba del senatore Papirio
    9. L'assedio del Campidoglio
    10. Le oche di Giunone
    11. Le bilance false
    12. La disfatta
    13. Un grido famoso
  5. Roma alla conquista dell'Italia
    1. I montanari del Sannio
    2. Le Forche Caudine
    3. Il colosso sul Campidoglio
    4. I Romani nella Magna Grecia
    5. La toga imbrattata
    6. Il re dell'Epiro
    7. I cavalli romani ebbero paura degli elefanti
    8. Appio Claudio il Cieco
    9. La seconda vittoria di Pirro
    10. Una tegola sulla testa
  6. La prima guerra punica
    1. Da una pelle di bue
    2. I Romani non avrebbero nemmeno potuto fare i bagni
    3. I "corvi" del console Duilio
    4. Attilio Regolo prigioniero
    5. Fine della prima guerra punica
    6. Conquistatori ed esploratori
  7. I tre leoncelli di Amilcare Barca
    1. Il giuramento di Annibale
    2. Una toga che conteneva la pace e la guerra
    3. Dai Pirenei alle Alpi
    4. Il Console ferito
    5. Gli agguati della Trebbia e del Trasimeno
    6. Quinto Fabio Massimo il "Temporeggiatore"
    7. La disfatta di Canne
    8. Non demordere
    9. I Romani alla riscossa
    10. L'assalto di Cartagena
    11. I messaggi intercettati
    12. Una marcia fantastica
    13. Finis Carthaginis!
    14. La rivincita di Roma
  8. I giganti abbattuti da Roma
    1. Le falangi sgretolate
    2. Antioco il Grande
    3. I Romani alle Termopili
    4. A Magnesia
    5. I carri falcati s'infrangono
    6. Il re Perseo
    7. L'ultimo dei Macedoni
    8. I fichi di Cartagine
    9. Delenda Carthago
    10. Stratagemmi di Annibale
  9. I Gracchi
    1. Quando vien meno la virtù
    2. La madre esemplare
    3. Tiberio e la legge agraria
    4. Caio Gracco
  10. Mario e Silla
    1. Il vaticinio di Scipione Emiliano
    2. La fine di Giugurta
    3. Il campo della putrefazione
    4. Come le valanghe
    5. La prima bandiera italiana
    6. Lo schiavo cimbro
    7. Contro il re del Ponto
    8. Pompeo Magno
    9. La fine di Mitridate
  11. Cesare
    1. Nelle mani dei pirati
    2. In fuga sui monti della Sabina
    3. O Pontefice o esiliato
    4. Il primo Triumvirato
    5. Conquista delle Gallie
    6. Alea iacta est!
    7. Una vittoria senza combattimento
    8. Quid times?
    9. A Farsaglia
    10. In Egitto
    11. A Zela nel Ponto
    12. A Tapso in Africa
    13. A Munda in Spagna
    14. Dove si spingeva lo sguardo dell'Aquila
    15. La morte
  12. Cesare Augusto
    1. I prodigi
    2. Dopo la morte di Cesare
    3. Il Secondo Triumvirato
    4. La fine dei congiurati
    5. La battaglia d'Azio
    6. Imperator
  13. I dodici Cesari
    1. La famiglia di Augusto
    2. Tiberio
    3. Caligola
    4. Claudio
    5. Nerone
    6. La morte di Nerone
    7. Galba, Ottone e Vitellio
    8. Vespasiano
    9. Tito
    10. Domiziano
  14. L'età più felice del genere umano
    1. Cocceio Nerva
    2. Traiano
    3. Adriano
    4. Antonino Pio
    5. Marco Aurelio
  15. Gli imperatori della decadenza
    1. Commodo
    2. Pertinace
    3. Didio Giuliano
    4. Settimio Severo
    5. Caracalla
    6. Macrino
    7. Eliogabalo
    8. Alessandro Severo
    9. Massimino
    10. Gordiano III
    11. Filippo
    12. Decio
    13. Treboniano Gallo
    14. Valeriano
    15. Gallieno
  16. Una lezione di geografia al tempo degli antichi romani
    1. Una lezione di geografia al tempo degli antichi romani
  17. Gli imperatori alla riscossa
    1. Claudio II
    2. Aureliano
    3. Tacito
    4. Probo
    5. Caro
    6. Carino e Numeriano
    7. Diocleziano
  18. La marina dei romani
    1. I primordi di Roma marinara
    2. Le prime navi da guerra romane
    3. La trireme romana
    4. A bordo della trireme
    5. In viaggio sulla trireme
  19. Gli imperatori del Basso Impero
    1. Costantino
    2. Costanzo II
    3. Giuliano
    4. Gioviano
    5. Valentiniano e Valente
    6. Graziano e Valentiniano II
    7. Teodosio
  20. Grandezza e decadenza di Roma
    1. Gli scavi di Ercolano e di Pompei
    2. Una sola Nazione al mondo
    3. Un viaggio nell'Impero Romano
    4. La civiltà dov'è ancora la barbarie
    5. Testimonianze sotto gli occhi nostri
    6. Cause della grandezza romana
    7. Un dubbio di noi nipoti
    8. Le cause della decadenza
    9. Dopo la morte di Teodosio
    10. Roma assediata!
    11. La dissoluzione
    12. Il flagello di Dio
    13. Roma devastata
    14. Alla mercé dei Barbari
    15. L'ultimo imperatore
  21. Le dominazioni barbariche
    1. Il sogno di Teodorico
    2. Belisario
    3. Roma minacciata di distruzione
    4. Lo sterminio degli Ostrogoti
    5. Alla deriva
    6. Nelle mani di Dio
    7. Il teschio di Cunimondo
    8. Il giavellotto nel mare
    9. La faida
    10. I Re
    11. Crolla il regno dei Longobardi
    12. Il Sacro Romano Impero
  22. L'arte dei romani
    1. L'arte dei romani

18. La marina dei romani

18.1 I primordi di Roma marinara
In un precedente capitolo abbiamo parlato delle audacissime navigazioni degli antichi Fenici in mari lontani e procellosi, in oceani ignoti e lungo terre sconosciute e strane. L'intraprendenza marinara e, diciamo pure, l'audacia di quei remotissimi navigatori, ancora oggi ci stupisce.
Ai Fenici e agli Egizi seguirono i Cartaginesi, d'origine fenicia. In pari tempo, anche la Marina ellenica si sviluppava e si perfezionava, sebbene molto lentamente.
Ma occorreva il sorgere della potenza di Roma per eclissare, nel Mediterraneo e fuori, il ricordo di ogni altro prestigio marinaro.
Com'erano le navi dei Romani? Come navigavano? Com'erano armate ed equipaggiate? E quanto erano lunghe? Seguitemi, miei piccoli amici, in quello che vi racconterò ora, e conoscerete così dei particolari che faranno senza dubbio battere più forte, per l'orgoglio, i vostri cuori di giovanissimi patrioti.
Lo sviluppo della potenza marinara di Roma fu, a tutta prima, piuttosto lento; di che s'intuisce facilmente la ragione.
Per diversi secoli, al tempo dei Re e nel primo periodo della Repubblica, Roma fu continuamente impegnata in guerre terrestri, destinate a estendere sempre più i suoi domini. In quei tempi, poi, la navigazione, specie nel Mediterraneo occidentale, non era sicura. I terribili pirati tirreni ed etruschi assalivano spesso le navi di commercio, uccidendo o traendo schiavi gli equipaggi e i passeggeri. I porti erano scarsi, tranne che nell'Egeo e sulle sponde orientali del Mediterraneo. Nelle stesse rade o baie di rifugio contro il maltempo mancavano i fari, esistenti invece, in Grecia, in Egitto e nei principali centri cartaginesi, sotto la rudimentale forma di un gran fuoco di legna tenuto acceso tutta la notte su un'alta torre.
In quanto alla navigazione, questa era reputata sicura solo dalla levata della costellazione delle Pleiadi a quella di Arturo (cioè dalla fine di maggio alla metà di settembre), pericolosa fino al levarsi delle costellazioni del Capricorno e del Toro (cioè fino alla metà di novembre), e addirittura impraticabile fino al marzo inoltrato, quando si celebrava la festa della riapertura della navigazione, per quanto questa potesse considerarsi pericolosa ancora fino alla metà di maggio. Né i Romani avevano torto. Anche oggi, per le imbarcazioni a vela, i soli mesi ottimi per navigare nel Tirreno sono quelli estivi, compresi tra giugno e settembre. Di conseguenza, le piccole navi di quell'epoca bordeggiavano alla meglio, e, appena il tempo minacciava, cercavano in fretta un rifugio.
I Romani divennero grandi marinai solo durante e dopo le lunghe e gigantesche guerre puniche. Già prima di allora si faceva distinzione tra navi mercantili e navi militari. Quelle dedite al commercio erano di forma panciuta e rotondeggiante e facevano uso più di una grossa vela che dei remi; mentre, per le navi da guerra, più sottili e veloci, si preferiva alla vela l'impiego dei remi che, rendendo la nave indipendente dai capricci del vento, garantivano una maggior regolarità di navigazione.
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