19.7 Teodosio
Ma ecco che contro Graziano stesso si leva un usurpatore, Magno Massimo, che lo vince e lo uccide. Il giovane Valentiniano II è costretto a riconoscerlo collega; e anche Teodosio, in un primo tempo, occupato in guerra contro i Persiani, lo riconobbe; ma poi, pacificatosi con i nemici, mosse contro Massimo, lo vinse e lo uccise.
Ed ecco un altro usurpatore in Occidente, Eugenio, di nazione gallica.
Il suo connazionale Arbogasto, prefetto del pretorio di Valentiniano II, fa strangolare l'imperatore.
Accorre ancora Teodosio; sconfigge presso Aquileia Arbogasto, che si uccide; Eugenio è decapitato. Nel 394, Teodosio era unico imperatore d'Oriente e d'Occidente.
Per l'ultima volta, l'Impero Romano era riunito nelle mani di uno solo.
Con Teodosio, fervente cristiano e ammiratore e amico di Sant'Ambrogio, il paganesimo ebbe gli ultimi e definitivi colpi, e il cristianesimo divenne religione di Stato.
Pochi mesi dopo la battaglia di Aquileia, l'imperatore moriva (395).
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