11.7 Una vittoria senza combattimento
Pompeo e i suoi fuggono da Roma. Allora Cesare devia per l'Adriatico, per tagliar loro la strada prima che s'imbarchino per l'Oriente; riesce a bloccarli a Brindisi, ma non può impedire, per mancanza di navi, ch'essi prendano il largo.
- Andiamo - egli disse allora - a sconfiggere prima un esercito senza capitano, per batter poi un capitano senza esercito.
Le forze maggiori di Pompeo stavano infatti acquartierate in Spagna.
Cesare vola in Spagna, circonda a Lerida, con sapienti mosse strategiche, non volendo che si spargesse sangue romano, tre eserciti pompeiani; disarma i soldati e li rimanda a casa, facendo solo giurare, a chi non vuol seguirlo, di non combattere più contro di lui.
Poi torna in Italia; nel 49 a. C. espugna Massilia (Marsiglia); poi salpa con poche forze per l'Epiro, aspetta là le sue legioni, e queste non gli giungono!
Il mare è continuamente in tempesta.
Il generale Marco Antonio, che deve condurgliele, non azzarda a partir da Brindisi. E Giulio Cesare, impaziente, con accanto l'esercito di Pompeo ch'egli ha osato assediare e da cui è assediato, scruta l'Adriatico!
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