7.14 La rivincita di Roma
E avvenne, nella primavera del 202 a. C., la famosa battaglia di Zama. Da una parte era Annibale, con 50 mila soldati; dall'altra Scipione, con 40 mila. Si trattava del dominio del mondo. Annibale aveva in più una formidabile massa di ottanta elefanti.
Si venne a giornata. Ventimila nemici rimasero sul terreno; altrettanti, con 133 insegne, furono fatti prigionieri; Annibale, con pochi fuggiaschi, riparò ad Adrumeto.
L'anno prima, per ferite riportate in Liguria, era morto l'altro suo fratello Magone. Dei tre "leoncelli" non restava che lui.
Durissime furono le condizioni di pace imposte a Cartagine: tra l'altro, la consegna di tutti gli elefanti e delle navi da guerra, tranne 10 triremi; rinuncia alla Spagna a favore dei Romani, e ai domini africani a favore di Massinissa, altro re dei Numidi, alleato di Roma; divieto d'intraprender più guerre fuori dell'Africa, e in Africa solo col consenso del Senato Romano; pagamento di 10 mila talenti.
Roma trionfava. La terribile nemica era prostrata.
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