15.7 Eliogabalo
Miserabile tiranno, si abbandonò a ogni sorta di stravaganze e di follie: così la tradizione. Un giorno i pretoriani irrompono nella reggia, lo abbandonano alla moltitudine, che lo spinge, fra le percosse e le maledizioni, fino alla riva del Tevere: qui è massacrato e buttato nel fiume (222 d. C.). Gli successe il cugino Alessandro Severo, quattordicenne, sotto la tutela della madre e dell'ava.
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