5.10 Una tegola sulla testa
E Pirro, sollecitati invano rinforzi e soccorsi dalla Macedonia, dalla Grecia e dalle colonie greche dell'Asia, dové tornarsene in Epiro. Là vinse ancora, in Macedonia e in Grecia; ma in una mischia o in un ingresso ad Argo, si dice, una vecchia gli lanciò o gli fece cadere una tegola sul capo, e morì.
Allora Taranto, a cui anche ambivano i Cartaginesi, aprì le porte ai Romani.
Nel medesimo tempo si sottomettevano i Bruzi, i Sanniti e i Lucani ribelli; a nord gli Umbri, i Piceni e gli Etruschi.
Nel 264, cioè 126 anni dopo la distruzione della città, Roma dominava su tutta l'Italia peninsulare, fra i tre mari Adriatico, Ionio e Tirreno.
A nord, dalla parte di terra, furon fissati i confini, da un lato al fiume Magra, e dall'altro lato al fiumicello Rubicone.
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