13.7 Galba, Ottone e Vitellio
Galba entrò da vincitore in Roma. Ma nello stesso tempo, le legioni di Germania acclamavano imperatore Vitello.
I pretoriani di Roma acclamavano invece Ottone. Questi fece trucidare Galba, che governava appena da 7 mesi. Quand'ecco, dalla Germania, Vitellio! Ottone gli va contro: i suoi eserciti sono sconfitti, ed egli, dopo appena 3 mesi di regno, s'uccide.
Vitellio, rimasto senza rivali, giunge a Roma, dove s'abbandona a feste, a tripudi e a conviti. Dopo circa tre mesi di questa spensierata baldoria, gli giunge notizia che le legioni d'Oriente hanno acclamato un altro imperatore, un generale che proprio in quei giorni stava domando un'insurrezione ebraica e assediava Gerusalemme: Flavio Vespasiano.
Le legioni della Dalmazia e della Pannonia scendono in Italia; i vitelliani sono battuti al Po; Vitellio, scovato in un canile del palazzo imperiale a Roma, è trascinato ignudo per le strade, massacrato dal popolo e buttato nel Tevere.
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