10.4 Come le valanghe
Poi, via contro i Cimbri che giù per l'Alpi Retiche si precipitavano nel Trentino a masse intere, scivolando sui loro scudi per i ghiacciai e i nevai, come valanghe.
L'esercito romano, che doveva custodire sotto Trento i passaggi dell'Adige, si era ritirato.
Trovata la via libera e sboccati al piano, i Cimbri piegarono verso occidente per riunirsi ai Teutoni. Presso Vercelli incontrarono invece le legioni di Caio Mario, il quale, fatto portare un gruppo di prigionieri, li mostrò loro, dicendo:
- Eccoli, i Teutoni.
I Cimbri non potevan credere ai loro occhi, ma si dovettero convincere. Chiesero allora a Mario che li lasciasse padroni del territorio fin lì conquistato, e non sarebbero più andati a Roma; e Mario:
- Sì, io ve lo darò, e in modo che ci resterete per sempre.
S'impegnò la battaglia; e i Cimbri, come i Teutoni, furon completamente distrutti; chi scampò al ferro dei legionari fu trascinato schiavo a Roma.
Torna all'indice