14.3 Adriano
Dal 117 al 138. Fu imperatore eminentemente pacifico. Viaggiò per tutte le province dell'Impero, accompagnato da una legione di tecnici, agrimensori, architetti e costruttori, che provvedevano ai vari bisogni dei paesi.
Fece così erigere una linea di fortificazioni, il Vallo di Adriano, da un mare all'altro della Britannia settentrionale, contro le incursioni dei barbari Caledoni; costruì dovunque acquedotti, terme, anfiteatri, templi; abbellì particolarmente Atene; ingrandì Cartagine, già rifabbricata e ripopolata dai Romani, a cui pose nome Adrianopoli; rifabbricò anche Gerusalemme, chiamandola Elia Capitolina e vietandone l'accesso agli Ebrei; fondò l'importante fortezza di Adrianopoli nella Tracia, e più di altre venti città in Europa e in Africa.
In Roma, oltre ai tanti monumenti ricostruiti o restaurati, eresse il Tempio di Venere e la Mole Adriana, che doveva essere un mausoleo per sé e per i suoi successori, e che nel Medioevo divenne il famoso e formidabile Castel Sant'Angelo.
Adriano morì, dopo aver adottato un senatore, suo genero: Tito Aurelio Fulvo, che prese il nome di Antonino.
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