8.6 Il re Perseo
Regnava in Macedonia il re Perseo, figlio di Filippo V. Non era nulla di buono, perché aveva accusato di tradimento suo fratello Demetrio, tornato da Roma dov'era stato ostaggio, e l'aveva fatto condannare a morte dal padre. Poco dopo, Filippo V, riconosciuta l'innocenza del figlio, era morto di dolore.
Il re Perseo, dunque, impugnò le armi contro i Romani, radunando un esercito di 40 mila uomini e di 4000 cavalli, con falangisti suoi e con mercenari ausiliari greci, illirici e traci. I Romani gli sferrarono contro Lucio Emilio Paolo, figlio di quel console Emilio ch'era caduto a Canne. Era il 168 avanti Cristo; quarantotto anni dopo la battaglia di Canne, trentaquattro dopo Zama, ventinove da che Filippo V era stato sconfitto a Cinocefale e ventidue da che Antioco il Grande era stato battuto a Magnesia.
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