8.7 L'ultimo dei Macedoni
Nel 168 avanti Cristo, anche Perseo fu rotto a Pidna: 20 mila suoi soldati perirono, 11 mila e più furon fatti prigionieri; egli si cacciò in fuga a Pella e ad Anfipoli e fino al mare, dove s'imbarcò per andarsi a nascondere nell'Isola di Samotracia. Ma qui lo scovarono gli inseguitori romani, che lo trasportarono a Roma con la moglie, coi figli e coi tesori. Tre giorni durò il trionfo di Paolo Emilio; tre giorni interi abbisognarono per far passare sotto gli occhi stupefatti dei Romani i carri pieni d'armi e di statue, di quadri e di bronzi e di oggetti preziosi, le masserizie stesse del Re e i suoi cavalli e i suoi cocchi bardati e ornati d'oro: e l'ultimo giorno, dietro il carro del trionfatore, apparvero il re, la regina e tutti i principi.
Il re Perseo morì nel castello d'Alba sul Fucino; morirono prigionieri la regina e i figli: l'ultimo sopravvissuto, che aveva nome Alessandro, campò la vita facendo... lo scrivano.
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